Il Sinis
Un susseguirsi di spiagge, campi coltivati, nuraghi, siti archeologici. Una natura selvaggia e che sa di antico, tanto maestosa quanto diversa nelle forme e ugualmente bella.
La penisola del Sinis è l'ampio lembo di terra che chiude a ovest il golfo di Oristano. A est e a nord si trovano i grandi stagni di Cabras, Pauli Murtas, Sale Porcus e Is Béneas.
Fu per la prima volta abitata dai Fenici, che si insediarono nell’800 a.C. fondando la città di Tharros. Uniche le bellissime spiagge di quarzo bianco e mare cristallino, ma anche una natura incontaminata ricca di vegetazione e di specie animali che vivono ancora allo stato selvaggio noncuranti della presenza dell'uomo.
La Costa Verde
La Marina di Arbus è chiamata anche Costa Verde per la sua folta vegetazione di lentischio, ginestra, corbezzolo e ginepro che scende dalle montagne fino al mare fra valli e dune di sabbia.
Si estende sulla costa sud-occidentale per circa 47 chilometri in un susseguirsi di immense distese di sabbia, interrotte da cale rocciose, imponenti scogliere che scendono a picco sul mare e deserti di sabbia impreziositi dalla profumata macchia mediterranea.
Un territorio lasciato volutamente incontaminato e che sembra sospeso nel tempo. A fare da cornice alla spiagge, i possenti monti forgiati dai venti secolari della Sardegna.