STORIA
Arborea è un piccolo paese immerso nel verde, che conta circa 4000 abitanti. Le principali strade hanno la particolarità di essere classificate non per nome ma per numero e, intersecate dalla strada provinciale 49, assumono un’ulteriore divisione in est e ovest.
Solo 70 anni fa questo luogo, ora florido spazio verde, era una palude denominata "Ala Birdis" (ali del diavolo).
Alcuni industriali del Nord Italia, negli anni della Grande Guerra, crearono le premesse per la nascita del paese attraverso la bonifica e lo sfruttamento del territorio compreso fra gli stagni di S'ena Arrubia a nord, di Sassu ad est e quella di San Giovanni a sud.
Nel 1922 iniziarono i lavori, seguiti da tantissimi altri che disegneranno il territorio di Arborea.
Il 29 ottobre 1928 avvenne l'inaugurazione del "Villaggio Mussolini", alla presenza del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e del Conte Galeazzo Ciano, preso ad esempio già da allora per la volontà e la laboriosità che contraddistinsero i primi coloni provenienti dalle diverse regioni d'Italia in particolare da Veneto, Romagna e Friuli.
Il centro principale è un esempio di eleganza coniugata all'efficienza. Sulla piazza principale, dapprima intitolata a Vittorio Emanuele ed attuale Piazza Maria Ausiliatrice, si affacciano il Palazzo delle Poste e del Municipio, la Chiesa, le Scuole, il Dopolavoro, l'Albergo e i primi negozi. A poca distanza la lavanderia e l'Ex-Ospedale. L'architettura completa l'organizzazione urbanistica con la realizzazione di edifici tra cui spiccano l'Idrovora di Sassu , il centro Sportivo GIL (gioventù Italiana del Littorio) costituito da una pista di Atletica , una piscina scoperta, una palestra, e naturalmente la Casa del Fascio e la Casa del Balilla.